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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

Millenovecentosettantanove

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Molti anni fa, prima che la pandemia esasperasse la voglia di assembramenti e di aperitivi, c'erano giovani che non amavano andare in discoteca e preferivano la spiaggia deserta, un piccolo gruppo di amici, una chitarra e qualche voce. Vedi: Poetare/fare

Postazione mobile e altre speranze

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Abbiamo ormai accettato l'idea di vivere in un mondo complesso, per comprendere il quale occorre conquistare una visione sistemica. Ma esplorare un sistema non è facile, perché nel percorrerlo non si riesce quasi mai a porsi alla giusta distanza, a situare il proprio punto di vista in modo che sia possibile cogliere al meglio la realtà che osserviamo. Per usare una similitudine che mi è cara, o si vede l'albero o la foresta, ma non entrambi. Ed è proprio pensando agli alberi e alla foresta, e ricordando una breve ma intensa esperienza di volontariato contro gli incendi boschivi, che è venuta fuori una riflessione, tutto sommato nemmeno tanto originale, ma pertinente. Quando, in quell'estate del 1997, avvistavamo i focolai di incendio per prevenirne la propagazione, eravamo organizzati in modo che, oltre alle postazioni fisse distribuite sul territorio, ci fosse una postazione mobile. Niente di speciale, una vecchia Fiat Tipo con due persone a bordo, dotate di una radio mobi