Quel giorno che andai dal parrucchiere

Quante cose sono cambiate in questi ultimi anni. Come un po’ per tutti, credo. Ma per ognuno c’è stato un percorso particolare, e ci sono state svolte inattese, in momenti magari imprevisti, a volte legate a gesti apparentemente insignificanti. Quando iniziò il lockdown, per i primi giorni quasi non percepii la differenza. Ero a Trecase, e quando sono lì sto sempre in casa, fuori dal centro abitato, se non fosse stato per le notizie in televisione nemmeno me ne sarei accorta. Non sembrava molto differente, anche se avevo già intuito la gravità della situazione. Poi cominciò a durare e a pesare. Non poter andare a Ischia, non poter lavorare, niente scuole, niente bambini, niente alberi tranne quei pochi del mio piccolo giardino. Niente mare. Niente Nettuno va a scuola. Soprattutto niente amiche e amici, niente zia e cugini, nessuna delle piccole affettuose abitudini che condividevo con loro. La chiusura, con piccole interruzioni, durò oltre un anno e mezzo. A Ischia, anche fra una zona ...